Il nome Rotobike deriva dalla particolare ruota utilizzata e dal suo sistema sterzante. I fratelli
Rivolta la presentano come una comoda alternativa allo skateboard o ai pattini. In generale
indicano il suo utilizzo come un oggetto di gioco o di competizione da usarsi all'interno di
parchi, piazze o comunque in luoghi appositi interdetti alla circolazione automobilistica.

Innanzitutto bisogna dire che la Rotobike è
estremamente facile ed intuitiva da guidare.
Sin dai primi tentativi ci si riesce a districare
piuttosto agevolmente. E' sufficiente prendere un
pò d'abbrivio e si rimane facilmente in equilibrio.

La Rotobike colpisce subito anche per la sua
managgevolezza. Basta poco più di mezz'ora di
pratica per cominciare ad esibirsi in repentini
cambi di direzione o inversioni ad U o slalom.

Le mani all'inizio servono per mantenere
l'equilibrio, ma presa dimestichezza si possono
tenere in tasca o utilizzare per fare altro.

La Rotobike permette di raggiungere velocità
pressapoco simili a quelle che si possono
raggiungere con una normale bici da passeggio.
La sua frenata è piuttosto progressiva e richiede,
quindi, tempi e spazi più lunghi, se paragonati ai
tradizionali sistemi frenanti utilizzati in campo
ciclistico.
Rispetto alla tradizionale bicicletta può vantare un
ingombro e un peso minore e quindi una maggiore
facilità di trasporto in macchina, in barca e su
qualsiasi altro mezzo di spostamento.
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